Le micro, piccole e medie imprese (mPMI) rappresentano la spina dorsale del tessuto economico italiano, ma sono anche tra i soggetti più vulnerabili agli attacchi informatici. Secondo il Rapporto Clusit 2025 sulla Cybersecurity in Italia e nel mondo, il 37,8% delle PMI ha subito almeno un attacco informatico nell'ultimo anno, con una predominanza di attacchi di phishing (31%) e malware (24%). Questo scenario evidenzia una situazione di rischio diffusa che richiede interventi strategici e mirati.

Lo Stato della Cybersecurity nelle PMI

Il PID Cyber Check, strumento sviluppato dal consorzio DINTEC in collaborazione con il CNR e le Camere di Commercio, ha analizzato il livello di sicurezza informatica di 2.487 PMI italiane tra giugno 2023 e dicembre 2024. I risultati mostrano che il rischio medio complessivo delle aziende si attesta a 40 su 100, con il 72,4% delle imprese in fascia di rischio medio, il 21,7% in fascia di rischio basso e il 5,8% in fascia di rischio alto. Questo significa che oltre il 70% delle aziende non ha un livello di sicurezza ottimale e risulta esposto a vulnerabilità critiche.

La distribuzione territoriale delle risposte evidenzia un'ampia consapevolezza del problema a livello nazionale, con una partecipazione equilibrata tra Nord (37,6%), Centro (36,4%) e Sud e Isole (26%). Tuttavia, si notano differenze nella maturità digitale tra le varie aree, con il Nord Italia che mostra una maggiore adozione di tecnologie di protezione.

Tipologie di Attacco Più Diffuse

Le PMI italiane sono particolarmente esposte a diverse tipologie di minacce informatiche:

  • Phishing (31%): Attacchi che sfruttano tecniche di ingegneria sociale per ottenere credenziali e dati sensibili.
  • Malware (24%): Software dannosi come virus e trojan che compromettono i sistemi informatici.
  • Attacchi alle web application (13%): Exploit di vulnerabilità nei siti web aziendali e nelle piattaforme di e-commerce.
  • Ransomware (10%): Cifratura dei dati aziendali con richiesta di riscatto per il ripristino.
  • Comportamenti scorretti dei dipendenti (10%): Errori o azioni intenzionali che mettono a rischio la sicurezza aziendale.

I Settori Più Colpiti

I dati del Rapporto Clusit 2025 evidenziano che i settori più vulnerabili agli attacchi informatici sono:

  1. Manifatturiero: Spesso caratterizzato da infrastrutture IT obsolete e dispositivi IoT industriali vulnerabili.
  2. Alimentazione, Alloggio e Viaggi: Gestione di grandi volumi di dati sensibili dei clienti, inclusi dettagli di pagamento.
  3. Servizi Professionali, Scientifici e Tecnici: Trattamento di dati altamente riservati, come proprietà intellettuale e informazioni finanziarie.

Le microimprese con meno di 5 dipendenti risultano essere le più colpite (40%), seguite da quelle con 5-10 dipendenti (23%). La mancanza di budget dedicati alla sicurezza, l’assenza di figure responsabili della cybersecurity (38% delle aziende non ne ha una) e la scarsa formazione del personale (55% delle PMI non prevede alcun tipo di training) sono fattori determinanti per questa elevata esposizione.

Strategie per Migliorare la Cybersecurity nelle PMI

Per affrontare questa situazione critica, è fondamentale adottare strategie mirate e scalabili che possano essere integrate anche da aziende con risorse limitate. Tra le misure più efficaci troviamo:

  • Formazione del Personale: Il phishing è la minaccia più diffusa, e investire nella consapevolezza dei dipendenti può ridurre drasticamente il rischio di attacchi.
  • Autenticazione Sicura: Implementare l’autenticazione multifattoriale (MFA) per proteggere gli accessi ai sistemi aziendali.
  • Backup e Piani di Continuità Operativa: Creare backup regolari dei dati e testare procedure di ripristino per minimizzare i danni in caso di attacco.
  • Firewall e Antivirus Avanzati: Utilizzare soluzioni di cybersecurity gestite per ridurre il rischio di intrusioni.
  • Segmentazione della Rete: Limitare la propagazione di un attacco suddividendo la rete aziendale in aree di sicurezza separate.
  • Soluzioni di Cybersecurity As-a-Service: Servizi scalabili che permettono alle PMI di accedere a strumenti avanzati di sicurezza con costi sostenibili.

Il Supporto di Plurimedia e WithSecure alle PMI

Plurimedia, in qualità di partner di WithSecure, offre supporto alle PMI italiane per rafforzare la loro cybersecurity. Grazie a soluzioni scalabili e personalizzate, aiutiamo le aziende a proteggere le proprie infrastrutture, dati e processi aziendali da attacchi sempre più sofisticati. Offriamo servizi di monitoraggio delle minacce, consulenza sulla conformità normativa e implementazione di strumenti di protezione avanzati, sistemi di rilevamento delle intrusioni. Inoltre, mettiamo a disposizione programmi di formazione per migliorare la consapevolezza dei dipendenti e ridurre il rischio di attacchi.

Una sfida urgente e complessa

I dati del Rapporto Clusit 2025 confermano che la cybersecurity nelle PMI è una sfida urgente e complessa. La maggior parte delle aziende si trova in una fascia di rischio medio, con una protezione ancora insufficiente contro le minacce informatiche più comuni. Per affrontare questa situazione, è essenziale adottare misure di sicurezza adeguate, investire nella formazione del personale e sfruttare servizi di cybersecurity accessibili. Con il giusto approccio, anche le PMI con budget limitati possono migliorare la propria resilienza digitale e proteggere il proprio business dagli attacchi informatici.

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