PluriIoT, il progetto basato sulla collaborazione con BrianzAcque e le Case dell’Acqua ad oggi continua ad evolversi. Abbiamo già steso un accenno funzionale riguardo il progetto, ma facciamo un breve riassunto.

PluriIoT è un progetto indirizzato al semplificare e velocizzare la gestione dei contenuti digitali delle case dell’acqua di BrianzAcque, che erogano acqua naturale, fredda e frizzante al cittadino.

Il progetto PluriIoT si basa su un’architettura client-server, dove la comunicazione tra le due parti avviene tramite protocollo HTTPS.

Il server, che vive come container su un cluster Red Hat Openshift, si occupa della gestione centralizzata delle componenti IoT e tutto ciò che ne consegue: recupero delle informazioni, elaborazione dei dati, creazione di report su base annua e la gestione della comunicazione tramite i monitor.

Il lato applicativo è studiato per essere semplice, funzionale ed intuitivo. La gestione dei monitor delle casette può avvenire in pochi click.

I contenuti sono messi a disposizione tramite delle API, diversificate da un ID univoco che richiama una ed una sola specifica casetta dell’acqua. Oltre alla gestione dei contenuti, ad ogni casetta vengono automaticamente assegnati - tramite il proprio ID - i risultati chimici dell’acqua.

Al momento le nostre componenti IoT utilizzano la seconda versione di PluriIoT, che verrà migliorata ulteriormente in una futura v3.
Quest’ultime sono dei Raspberry Pi3 il cui sistema operativo è un Debian Jessie. La logica è dettata da script scritti in Bash e presenta ad oggi alcune importanti features:

  • Per ovviare al problema più plausibile, ovvero la mancanza di connessione dovuta ad eventi atmosferici o a guasti interni, il sistema memorizza le ultime istruzioni utili recepite dal server e le esegue, senza richiederne altre per tutta la mancanza del segnale.
  • La casetta scarica i contenuti richiesti per la riproduzione, così facendo il traffico dati è nettamente ridotto e la qualità è superiore rispetto ad un normale streaming di un video.
  • La possibilità di collegarsi in remoto ai raspberry: al momento utilizziamo il servizio di tmate su porta custom, da un server di terze parti.
  • Comandi richiamanti script custom per controllare lo stato di alcuni componenti.

L’esperienza ci aiuta a migliorare, e il campo IoT non è da meno. Per questo ci siamo prefissati dei nuovi obiettivi nella v3, le nuove features comprenderanno la risoluzione delle seguenti:

  • La possibilità di inviare log d’errore del sistema al server, così da avere una maggiore chiarezza della situazione in caso di problemi.
  • La possibilità di apportare modifiche “a caldo” agli script presenti sulle casette. Nel caso di hotfixes e casi limite simili.
  • Una gestione degli errori di primo livello completamente automatizzata. Reboot, riavvio del sistema di Networking, gestione dello spazio disco.
  • L’introduzione della rete LoraWan per i futuri sensori gestiti dalla componente IoT.

Il lavoro, la curiosità ed interesse per le innovazioni, non possono mancare nel mondo IoT!

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